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26 feb 2020

CORONAVIRUS VS SMART WORKING

Coronavirus VS Smart Working

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La scelta di fare ricorso allo Smart Working, per restare operativi rispettando le misure governative messe in atto per il contenimento della diffusione del Coronavirus, sta esponendo ancor più le aziende al rischio di attacchi informatici.

Ma che cos’è lo Smart Working?

Nel linguaggio burocratico del Ministero del Lavoro lo Smart Working (o Lavoro Agile) è una “modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi” (regolato dalla Legge n. 81 del 22 maggio 2017).

In poche e semplici parole, con Smart Working si indica il lavoro svolto da remoto, vale a dire, senza la necessità di recarsi in ufficio. Questo comporta l’accesso dall’esterno ai propri dati e la loro possibile violazione. Un rischio che aumenta, quanto maggiore è il tempo che il dipendente resta connesso da remoto.

ll primo effetto lo si è visto nella stessa Cina, dove la modalità del lavoro agile è storicamente poco adottata: Zoom, il software che consente di collaborare a distanza ospitando e connettendo videoconferenze anche affollate (fino a 500 partecipanti) ha visto un aumento del 15% dei download in un solo giorno. Ed è prevedibile che agli spostamenti fisici vengano in futuro preferiti, anche a emergenza virus terminata, quelli virtuali: è stimato in forte aumento il ricorso a riunioni, anche di vertice, in rete. A questo punto gli scenari sul mercato delle tecnologie di sincronizzazione e condivisione dei file, presupposto del lavoro in team e a distanza, sono probabilmente da modificare al rialzo rispetto alle stime di incremento già elevate: come riferisce un rapporto di Acronis, società specializzata nella protezione informatica con base in Svizzera e con 1.500 dipendenti in 18 Paesi, si prevede un salto del giro d’affari dai 3,4 miliardi di dollari del 2018 ai 24,4 miliardi del 2027.” (Coronavirus e smart working: aumentano i rischi informatici – Articolo di Sergio Bocconi per il Corriere della Sera).

Una corretta formazione/informazione del lavoratore a distanza, può essere un indubbio vantaggio; ma per proteggere i dati aziendali diventa determinante ricorrere a serie politiche aziendali nell’ambito della Cyber Security, adottando strumenti hardware e software pensati per la protezione del patrimonio informativo.

Crittografia e sistemi di autenticazione, sono solo alcuni degli strumenti che possono tutelare i dati della tua azienda.

Noi di GestAPP srl offriamo servizi, soluzioni e prodotti nell’ambito della Sicurezza Informatica volti alla protezione dei nostri clienti da cyber attacchi 24h al giorno, 7 giorni su 7 e per tutto l’anno. Identifichiamo i rischi e supportiamo le aziende non solo rispondendo alle minacce occasionali, ma definendo anche le procedure che possano garantire nel tempo la protezione dei loro dati e la sicurezza del loro business.

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