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18 gen 2019

ECCO COME “RIANIMARE” IL NOSTRO CELLULARE IN SEGUITO A UN “ANNEGAMENTO” ACCIDENTALE

Ecco come “rianimare” il nostro cellulare in seguito a un “annegamento” accidentale

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A volte basta una piccola disattenzione perché il nostro cellulare entri in contatto con un liquido: una caduta accidentale, una pozzanghera, un bicchiere rovesciato, … Per cercare di preservarne il funzionamento è importante non farsi prendere dalla smania di verificarne immediatamente il funzionamento e seguire i seguenti passaggi. 1) Evitare di scuoterlo, dare colpi o soffiare e non premere alcun pulsante perché la pressione di un tasto potrebbe far spostare il liquido penetrato verso zone più delicate. 2) Spegnerlo immediatamente, per limitare il rischio di cortocircuiti. 3) Posizionarlo in verticale, rimuovere la batteria e tutte le altre componenti rimovibili, quali cover, sim e scheda micro sd. 4) Se è caduto in un liquido sporco (come una pozzanghera fangosa) o corrosivo (anche solo acqua marina), ripulire il telefono. 5) Asciugare lo smartphone con un panno assorbente o con un piccolo aspirapolvere per rimuovere l’acqua nelle parti più nascoste; vanno evitati, invece, phon e spray ad aria compressa. 6) Eliminare l’umidità residua utilizzando le bustine anti-umidità (fatti di gel di silice, che spesso troviamo in vari prodotti, come le scatole di scarpe) oppure inserendo il cellulare nel riso (anche se si può rischiare che qualche chicco rimanga incastrato). In commercio esistono anche sacchetti di gel essiccante oppure kit «water rescure» (cioè sacchetti deumidificanti ideati appositamente per gli smartphone). 7) Se dopo aver atteso 48 ore, cambiando di posizione al telefono, il cellulare non si accende, sarà necessario recarsi in un centro assistenza. Se anche il tuo dispositivo è stato danneggiato, rivolgiti ai tecnici GestApp!

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