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13 mag 2019

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE A SUPPORTO DELLE PERSONE AFFETTE DA DISABILITÀ VERBALI

L’intelligenza artificiale a supporto delle persone affette da disabilità verbali

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Si chiama Diva (acronimo di DIVersely Assisted) il progetto dell’ingegnere bergamasco Caggioni che consente a coloro che sono affetti da disabilità verbali di usare l’assistente vocale di Google senza la voce. Caggioni, nato nel 1980, vive e lavora a Milano, in Google, e si occupa dei clienti che implementano le loro soluzioni sul cloud. Il progetto, a cui ha lavorato con i colleghi per circa due anni, è stato presentato in California all’AD di Google. L’ispiratore dell’idea è il fratello minore, che non può parlare e che ama la musica: Diva gli permette, infatti, di poterla ascoltare in autonomia, attivando l’assistente virtuale, attraverso un apposito dispositivo che converte il segnale inviato dal pulsante in un comando da inviare all’assistente. Il trasferimento è possibile grazie ad un chip programmabile. Il prossimo passo consisterà nell’integrazione dei tag Rfid (piccole etichette elettroniche) da applicare a diversi oggetti che fungano da input per il pulsante. Ad esempio, un peluche di Nemo potrà far iniziare la riproduzione dell’omonimo film animato.

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